Invecchiare oggi
2014-05-07 16:04:44

Fino a qualche tempo fa si pensava che fosse possibile fissare un momento preciso nella vita degli esseri umani come punto d?inizio dell?invecchiamento. Il periodo relativo alla scomparsa delle capacit? riproduttive e al progressivo e irreversibile alterarsi di tessuti e funzioni dell?organismo sembrava il candidato ideale. Tuttavia ben presto ci si ? resi conto che non era possibile considerare un periodo di inizio preciso e uguale per tutti della senescenza, dal momento che il venir meno delle capacit? riproduttive e il decadimento delle varie funzioni dell?organismo sono eventi caratterizzati da una grande variabilit? tra un individuo e l?altro sia nei tempi che nei ritmi. Quindi l?invecchiamento non ? un processo omogeneo e ci si pu? trovare dinnanzi molto spesso a persone il cui invecchiamento ? evidente in certi aspetti e non rilevabile in altri. Per quanto riguarda la vita affettiva, quest?ultima invecchiando si viene caratterizzando con una frequenza relativamente minore delle emozioni positive ed una prevalenza di quelle negative, tra le quali un ruolo particolarmente incisivo pu? essere ricoperto dalla depressione, soprattutto negli anziani istituzionalizzati. Altre esperienze emotive frequenti negli anziani istituzionalizzati sono il senso di paura e la tristezza per la malattia, la morte e la sofferenza fisica. Un discorso a parte va fatto per il disadattamento in et? senile: questo ? pi? frequente in persone che hanno gi? avuto problemi di adattamento in passato o che hanno sofferto a causa di pesanti problemi e difficolt? personali e sociali. Spesso il disadattamento ? legato ad una serie di fattori scatenati che per l?uomo possono essere la perdita di ruolo sociale ed il pensionamento, mentre nella donna lo sradicamento dalla propria abitazione e l?istituzionalizzazione. Spesso queste reazioni compaiono verso i 60-70 anni e solo dopo i 75 sembra che le persone, se hanno un sufficiente stato di salute, ritrovino nuovi interessi e nuove motivazioni. L?anzianit? non ? necessariamente la fase del disadattamento, ma certo nella nostra societ? ? un momento in cui simili reazioni possono riscontrarsi con maggiore frequenza. Per concludere, la vecchiaia pu? essere caratterizzata anche da una serie di patologie sia ad andamento cronico che acuto. Tra queste ricopre particolare interesse la demenza, nelle sue varie forme, a causa dei rilevanti effetti negativi che ha sul funzionamento psicologico dell?individuo. Esistono diversi tipi di demenza e le statistiche epidemiologiche mostrano come esse siano in continuo aumento tra gli anziani, probabilmente perch? sempre pi? persone vivono abbastanza a lungo da sviluppare questa condizione, la cui incidenza aumenta con l?avanzare dell?et?. Tra le pi? diffuse: le Demenze vascolari multi-infatuali (corticali o sottocorticali) e le Demenze degenerative (Morbo di Parkinson, Morbo di Alzheimer, malattia di Pick, Corea di Huntington).

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